My Way of life
ITALIANO__________________
“Un uccello può volare perché batte entrambe le ali, un cocchio può avanzare perché entrambe le ruote girano. Il temperamento di un guerriero comprende aspetti sia civici che militari. Per questo si dice: le armi sono i germogli, la cultura è il seme. Se non hai il seme, come puoi coltivare i germogli ?”.
dal Codice del Bushido
Il mio motto…
“La pratica non fa la perfezione. Solo la pratica della perfezione rende perfetto“.
Ecco una storiella che spiega il senso di questa frase…
Gli studenti di Zen stanno coi loro maestri almeno 10 anni prima di presumere di poter insegnare a loro volta. Nan-in ricevette la visita di Tenno che dopo aver fatto il consueto tirocinio era diventato insegnante. Era un giorno piovoso, perciò Tenno portava zoccoli di legno e aveva con sé l’ombrello. Dopo averlo salutato, Nan-in disse: “Immagino che tu abbia lasciato gli zoccoli nell’anticamera. Vorrei sapere se hai messo l’ombrello alla destra o alla sinistra degli zoccoli”.
Tenno, sconcertato, non seppe rispondere subito. Si rese conto che non sapeva portare con sé il suo Zen in ogni istante. Diventò allora allievo di Nan-in e studiò ancora sei anni per perfezionare il suo Zen di ogni istante.
da 101 Storie Zen di Nyogen Senzaki e Paul Reps
Il mio pensiero…
“Il mondo del successo e della motivazione è pieno di storie di uomini e donne che hanno sfidato opinioni e critiche per continuare sulla strada del loro preciso obiettivo primario. Non hanno niente in comune a parte una cosa: la loro attitudine. L’unico potere delle critiche è il potere che si da loro. Ignorarle è l’unico modo per alimentare il successo che rappresenta la migliore forma di vendetta. Per questa ragione è fondamentale capire che la paura delle critiche, della povertà, della malattia, della perdita dell’amore, della vecchiaia, della morte, sottrae all’uomo ogni iniziativa, distrugge il potere della sua immaginazione, limita la sua individualità, distrugge la fiducia in se stesso e lo danneggia in cento modi diversi”.
“L’estrema, se non la più grande, libertà dell’uomo è scegliere la propria attitudine in ogni circostanza”.
cit. Bruno Bettelheim, scrittore e psicologo
“Siamo noi che controlliamo la nostra mente, abbiamo il potere di alimentarla con qualsiasi impulso di pensiero scegliamo. Questo privilegio si accompagna con la responsabilità di usarlo in modo costruttivo. Siamo sicuramente il padrone del nostro destino terreno, tanto quanto abbiamo il potere di controllare il nostro ambiente, facendo della nostra vita quello che vogliamo che sia; oppure possiamo rifiutarci di esercitare il privilegio, che è nostro, di mettere a posto la nostra vita, confluendo nel grande mare delle “circostanze” dove saremo sballottati qua e là come una scheggia tra le onde dell’oceano”.
Non abbiamo tutte le risposte, ma quel poco che conosciamo è abbastanza per sapere che il pensiero, l’attitudine e l’intenzione giocano un ruolo significativo nella nostra esperienza. Se aveste raccontato alla gente di un secolo fa di Internet o dei telefoni tascabili, o che le operazioni chirurgiche sarebbero state fatte attraverso dei minuscoli fori e che l’uomo avrebbe saputo più cose sulla superficie della Luna che delle profondità degli oceani, vi avrebbero rinchiuso da qualche parte. Per cui cosa accadrà tra un altro secolo?
Forse ci renderemo conto davvero che “la Natura ha dotato l’uomo del controllo assoluto su tutto tranne su una cosa: il pensiero. E, fortunatamente, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
da “Le straordinarie intuizioni di Napoleon Hill”
Io e il Karate…
“Karate shugyo no wa issho de aru” – Il Karate è una regola di vita.
“A parte il calo del livello tecnico di quest’epoca, mi sono reso pienamente conto di quanto sia diventato quasi irriconoscibile lo stato d’animo che aleggia nel mondo del Karate”. Queste parole del Maestro Funakoshi sono del 1956, ma si adattano bene alla situazione di 55 anni più tardi (oggi).
Le nuove generazioni, con la pratica quotidiana, devono capire che praticare Karate significa seguire una via e ricreare lo stato psichico della mente tipica del samurai come stile di vita. L’integrità del corpo, della mente e dello spirito, il loro utilizzo, a vuoto e nel ricercare il “vuoto”, e l’apparente ” non bisogno di nulla,” sono il punto di partenza caratterizzato da un’accettazione serena di una base da cui e per cui filtrare ogni minimo contenuto.
La formazione e lo studio nel Karate durano tutta la vita al di là della tecnica. Praticato con questa visione, il Karate, per il quale ci si è addestrati per la distanza (Maai), ritmo (Hyoshi), e per cui sono state messe a punto velocità, forza e tecnica, è lo stesso che lentamente offre la possibilità di essere in grado di “leggere”, “rompere”, “anticipare”, “prevedere” (Yomi) i cambiamenti dell’ambiente in cui viviamo.
Sentire la volontà d’attacco dell’avversario (sesto senso) non è l’unica manifestazione di Yomi. Essa si sposta ad esempio nella temporalità: in altre parole, lo stato di coscienza è in qualche modo alterato, la vigilanza è portata agli estremi e la densità del tempo che si sta vivendo si restringe o si allunga in base alle proprie esigenze. Per questo motivo l’attacco di un combattente è una questione di tempo di esecuzione e di distanza, mentre l’attacco di un Maestro di Budo è una questione di alternanza di presenza e assenza di coscienza.
Questo è il significato di “colpisci dopo aver vinto“.
Karate-Do
L’obiettivo primario dello studio del Karate-do non è “vincere”, ma “dura e coerente pratica per modellare e perfezionare il carattere.”
Questa è la filosofia delle Arti marziali tradizionali giapponesi (Budo), precedentemente studiate mediante tecniche di auto-difesa, la meditazione e modelli chiamati KATA. Questo è stato perpetuato fino ad oggi dai grandi Maestri.
Oggi, le arti marziali sono integrati nello sport come attività educative e di formazione, e sono anche praticato per migliorare la forma fisica, perché hanno guadagnato una vasta popolarità in tutto il mondo. Tuttavia, è importante sottolineare che l’essenza del karate-do, “La via della mano vuota” (KARA = vuoto, TE = mano, DO = via), si trova nella ricerca profonda della sua forma d’arte, dove ogni tecnica si usa il corpo nel suo insieme, per raggiungere elevati livelli di efficienza, precisione e essenzialità coma la lama di una katana (spada giapponese).
Questa condizione psico-fisica si esprime attraverso il concetto di Ippon, l’obiettivo massimo raggiungibile in una partita, che è quello di eseguire qualsiasi tecnica, entro i limiti delle regole del combattimento, eseguite con qualità tali da essere in grado di mettere fuori combattimento l’avversario. Questo concetto è di fondamentale importanza per un principiante così come per un avanzato, in quanto richiede il massimo controllo delle loro emozioni e chiaro stato d’animo che l’unione tra “mente, corpo e spirito”, a cui la tradizione del Budo giapponese. La tecnica, giorno dopo giorno ripetuto, quindi non è solo uno strumento per affinare le abilità fisiche e mentali, ma una pratica che aiuta a una comprensione più profonda di se stessi e gli altri, con un approccio olistico, tipico delle arti marziali.
ENGLISH________________________
“A bird can fly because it beats both wings, a chariot can advance because both wheels rotate. Temperament of a warrior includes aspects both civic and military. Wherefore it is said: the weapons are the sprouts, culture is the seed. If you do not have the seed, how can you grow sprouts? “.
the Code of Bushido
My motto…
“Practice does not make perfection. Only the practice of perfection makes perfect.”
Here is a story that explains the meaning of this sentence …
The Zen students are with their masters at least 10 years before assuming to be able to teach it. Nan-in was visited by Tenno, after the usual training had become a teacher. It was a rainy day, so Tenno wore wooden shoes and was carrying an umbrella. After greeting him Nan-in said, “I suppose you’ve left the hooves in the anteroom. I would like to know if you put the umbrella to the right or left of the hooves. ”
Tenno, bewildered, he could not answer right away. He realized that he could not carry his Zen every moment. Then became a student of Nan-in and studied six more years to perfect his Zen every moment.
101 Zen Stories of Paul Reps and Nyogen Senzaki
My thoughts …
“The world of success and motivation is full of stories of men and women who braved opinions and criticisms to continue on the path of their precise primary objective. They have nothing in common except for one thing: their attitude. The only power is the power of the criticisms that from them. Ignore them is the only way to feed the success that is the best form of revenge. For this reason it is critical to understand that the fear of criticism, of poverty, disease, loss of love, old age, death, deprives man of all initiative, destroys his power of imagination, limits his individuality, destroys confidence in himself and damages it in a hundred different ways ”.
“The extreme, if not the largest, human freedom is to choose one’s attitude in any circumstance”.
cit. Bruno Bettelheim, author and psychologist
“It is we who control our mind, we have the power to supply it with any impulse of thought choose. This privilege is accompanied by a responsibility to use it in a constructive way. We are definitely the master of our earthly destiny, as much as we have the power to control our environment, making our lives what we want it to be, or we may decline to exercise the privilege which is ours, to put in place our lives, flowing into the great sea “circumstances” where we will be tossed to and fro like a splinter in the ocean waves. ”
We do not have all the answers, but what little we know is enough to know that thinking, attitude and intention play a significant role in our experience. If you had told people a century ago in Internet phones or pocket, or that the surgery would be done through the tiny holes and that the man would know more things about the Moon’s surface to the depths of the oceans, there would have been locked somewhere. So what will happen in another century?”.
Maybe we will realize really that “Nature has endowed man with absolute control over everything except on one thing: the thought”. And, fortunately, is all we need.
from “The extraordinary insights of Napoleon Hill“
Me and Karate…
“Karate shugyo no wa issho de aru” – Karate is a life rule.
“Apart from the decline in the level of technique these days, I became almost unrecognizable full account of the state of mind that it’s the world of Karate.” These words of Master Funakoshi are the 1956, but are well adapted to the situation of fifty-five years later.
The younger generations must soon comply with daily practice and understand that Karate means following the Way of the empty hand and recreate the psychic state of mind typical of the Samurai as a lifestyle. The integrity of the body, mind and spirit, their use, throw vacuum and searching vacuum, and the apparent “need of nothing,” are the place to start as serene acceptance of a base from which and for which filter any content slightest.
Training and studing Karate is an all life job beyond the technique. Karate, for which you have trained the distance (Maai), rhythm (Hyoshi), have developed strength, speed and technique, it’s the same that slowly gave you the possibility to be able to “read”, “crack”, “anticipate”, “predict” (Yomi) circustances of our living enviroment.
Feeling the attacking desire of the opponent (sixth sense) is not the only manifestation of Yomi. It moves such as temporality: in other words, the state of consciousness is altered in some way, the quiet alert is exasperating and the density of the time we are living shrinks or stretches according to our needs. For this reason the attack of a sporting player is a question of time execution and distance, while the attack of a Budo Master is a matter of presence alternation and consciousness absence.
This is the meaning of “strike after winning“.
Karate-Do
The primary objective of the study of KARATE-DO is not “win”, but “Practice hard and consistently to shape and refine the character.”
This is the philosophy of traditional Japanese martial arts (Budo), formerly studied through techniques of self-defense, meditation and templates called KATA. This has been perpetuated to this day by the great Masters.
Today, martial arts are integrated in Sport as educational and training activities, and are also practiced to improve physical fitness, why have gained a wide popularity throughout the world. However, it is important to emphasize that the essence of KARATE-DO, “The Way of the empty hand” (KARA = empty, TE = hand, DO = Way), lies in the deep search of his art form, where each technique is uses the body as a whole, to achieve high levels of efficiency, accuracy and essentiality coma the blade of a katana (Japanese sword).
This psycho-physical condition is expressed through the concept of Ippon, the maximum attainable goal in a match, that is to perform any technique, within the limits of the rules of combat, performed with such qualities to be able to knock out the opponent. This concept is of fundamental importance for a beginner as well as for an advanced, as it requires maximum control of their emotions and clear state of mind that union between “mind, body and spirit,” on which the tradition of Japanese Budo. The technique, repeated day after day, so it is not only an instrument to sharpen mental and physical abilities, but a practice that helps to a deeper understanding of themselves and others, with a holistic approach, typical of martial arts.